venerdì 9 dicembre 2011

Le Banche non dovrebbero vendere prodotti finanziari

Una volta le Banche prosperavano prestando denaro dietro pagamento di
interesse. Praticamente facevano solo questo e lo facevano bene: ogni
richiesta di finanziamento veniva preventivamente valutata per capirne
caratteristiche, pregi e limiti col solo fine di ridurre i rischi della
Banca. Quelle giuducate valide venivano finanziate, le altre scartate; un
finanziamento ben ragionato fruttava alla Banca ottimi redditi con pochi
rischi calcolati e permetteva alle imprese migliori di sostenere i propri
progetti.
La storia recente ci racconta cosa e' successo dopo l'avvento delle
societa' di intermediazione mobiliare. Quantita' enormi di prodotti
finanziari scaricati dalle Banche, praticamente senza controllo e
trasparenza, sul risparmiatore finale. In rete si puo' leggere molto su
questo argomento e farsi un'idea propria su come le Banche abbiano
abbracciato l'attivita' di brokeraggio attirate dall'enorme quantita' di
commissioni generate. Tutto cio' le ha distratte dall'attivita' originale
- l'apertura di credito.

Le Banche non dovrebbero piu' vendere prodotti finanziari. Potrebbero
limitarsi ai Titoli di Stato ed alle Azioni, lasciando alle SIM tutto il
resto. Il risparmiatore anche meno informato potrebbe facilmente capire i
rischi di cio' che sta comprando in Banca potendo ancora - ma a quel punto
piu' consapevolmente - rivolgersi alle SIM per investire su prodotti piu'
complessi ed articolati.
Niente piu' titoli-spazzatura nella pancia delle Banche, niente piu'
credit-crunch, maggiore tutela del risparmiatore finale.